Dove c’è una parete, un soffitto, un pavimento, c’è una stanza e ci sono tre realtà domestiche da valorizzare.
Ognuna di queste realtà è un progetto di interior. Anche solo per caso, per gioco, per scommessa. Ognuna di esse è in grado di raccontare una storia. Dominare ed essere dominate questo è il loro destino: configurarsi isolatamente come parete, pavimento, soffitto e dominare sul resto, oppure amalgamarsi, e libere da coerenza lasciarsi dominare da quell’eclettismo estetico dove tutto può essere diverso e convivere nello stesso spazio.
Con la tecnologia nelle nostre case è subentrata una realtà impalpabile e domestica allo stesso tempo, che non ha bisogno di pareti per esistere se non di manuali di istruzione d’uso per essere allestita, configurata, vissuta. In pochi anni la casa è diventata interattiva, ludica, funzionale e lavorativa, senza smettere di dialogare con tutti quei segni formali tracciati su pareti, pavimenti, soffitti che sono gli arredi, gli oggetti, i tessuti.
Ciascun elemento scelto per arredarla è diventato protagonista esprimendo la sua identità accostato a un altro diverso connotato da stili e materiali diversi. Le differenze raccolte mostrano alla casa le nostre scelte oggi più che mai eclettiche e sempre più vicine ai grandi temi della Sostenibilità, del Riuso, del Riciclo.
L’heritage convive il riuso, il naif con il riciclo, l’artistico con l’artigianale, il concettuale con il low cost. Questo eclettismo rende le case contemporanee simili a noi divenuti interpreti di un’estetica priva di generi ma con orientamenti precisi nel rispetto dell’ambiente. Se le tecnologie hanno consentito alla casa di reagire ai nostri desideri e alle nostre necessità, la casa in cui viviamo è sempre più testimone dei nuovi riti del nostro vivere; l’accellerazione tecnologica, la sicurezza, le nuove geografie del mondo, le grandi masse di gente che si spostano saranno i temi da decifrare per comprendere l’immagine della casa nel futuro, se sarà ancora allestita e arredata inseguendo mode estetizzanti o liberata per davvero da diktat modaioli. Mai come in questo momento la cultura di interior ispirata dai disastri ambientali e sociali ci fa ripensare a una parete, un soffitto, un pavimento come a un progetto complesso da valorizzare nel piccolo e nel grande, inseguendo nuovi valori di design, con la certezza di una quarta realtà domestica divenuta dominante, testimone nelle nostre case piene di immagini virtuali di nuovi rapporti col mondo esterno.