Le Case di Chiara, il magazine.
Le Case di Chiara: il magazine che illustra il mondo delle nuove affinità attorno alla casa, scenari estetici, arredi, architettura di interni, decoro; i cambiamenti in atto.
Che cos’è affine al mondo della casa? Quali sono i nuovi scenari estetici che l’attraversano?
Mai come in questo momento si può parlare di un Dentro e Fuori casa, di un In e Out, di un concepimento e redesign di interni ed esterni, di arredi nomadi-memorici e funzionali, di mobili e spazi recuperati e rianimati; di artigianalità e design, di spazi bucolico – metropolitani e case connesse iperfunzionali; di una dimensione virtuale divenuta realtà domestica, fatta di clic, tecnologicamente avanzata; di nuovi concept, di ambienti troppo angusti ottimizzati da un design pragmatico e di estetiche di risulta e revival per il decor, l’oggettistica, l’homewear.
Scenari estetici e case post-eclettiche?
Le case che amiamo sono piene di arredi post-eclettici, e se rinviamo a quel concetto di eclettismo conosciuto e indagato nel secolo scorso, è più esatto definirli arredi post eclettici. Uno stile alchemico lontano dalla sovrabbondanza promozionale ed estetizzante relativa a un design un po’ troppo omologato, ossessivamente industrializzato e globalizzato. Esteticamente, politicamente corretto, dove tutto è uguale, simile, identico: dalla lampada, alla sedia, al tavolo.

In realtà un po’ tutti avvertiamo l’esigenza di circondarci di arredi “differenti” e ce ne accorgiamo rimettendo in ordine il nostro armadio, le nostre case, così come le nostre vite, i nostri pensieri, ravvisando come certo il bisogno di autenticità, a iniziare dal chiedere ai nostri spazi, personalità e autenticità.
Quali sono le caratteristiche della casa nella quale oggi si desidera abitare?
Non è più solo questione di inseguire e configurare modelli di architettura di interni sulla falsariga del fantomatico Spirito della casa che ha percorso il secolo scorso, ma di catturare la Bellezza della casa che si nutre di nuovi valori relativi all’etica, alla sostenibilità, al recupero, alla funzionalità, a nuovi paradigmi estetici.
“Le nuove tendenze sono sostenibili. Dall’arredamento al vestiario sono molti gli ambiti di impiego di materiali sostenibili. Questo rende ancora più urgente e importante l’adeguamento dell’industria a modalità di progettazione, produzione e distribuzione ecosostenibili.”
Ne scriviamo nell’ articolo Le nuove tendenze sono sostenibili

Crediamo che questa presa di Coscienza – Bellezza che attraversa la casa, il mondo dell’ interior, gli arredi, il decor, vada coltivata indagata, condivisa. Non la consideriamo una qualità esclusiva e personale di pochi designer e consumatori eletti, ma una virtù da praticare e condividere sulle nostre pagine, da mettere a disposizione di tutti, sulla quale confrontarci e dialogare.

Far luce su questa sensibilità, renderla più visibile:
“Oggi più che mai è fondamentale prestare attenzione a ogni fase del ciclo della vita dei prodotti, all’utilizzo sconsiderato delle materie prime, alla produzione crescente di rifiuti altamente inquinanti e di difficile smaltimento e a poca attenzione prestata agli effetti inquinanti delle fasi produttive e distributive, che stanno mettendo a repentaglio il benessere del pianeta e dei suoi abitanti.”
Sulla coscienza energetica e sull’ ecodesign ne scriviamo in questo articolo.
Sono temi che attraversano le capsule collection di colossi di arredi democratici e low cost come Ikea e il mondo dell’arte di cui scriviamo in questo articolo riportando l’impegno di Anne de Carbuccia.
Il mondo della casa sta profondamente cambiando.
Stanno cambiando le nostre abitudini, il nostro vivere in casa, i nostri interni, gli spazi: velocemente. Per dirla in un modo poetico, in questi ultimi due anni, nelle nostre case, sono stati gli stessi oggetti a offrirci ospitalità, a farci spazio, a prendersi cura di noi. Quanto è stato importante e consolatorio?

Quali sono i desideri legati alla casa di oggi?
Le tecnologie? L’introduzione delle ultime novità? No. Le tecnologie sono diventate una necessità. Renderla accogliente? Minimal?Massimalista? Una casa museo? Una casa vuota?
La casa contemporanea è astratta.
Non possiamo che definire la casa contemporanea astratta. In realtà un po’ tutti viviamo in case astratte. Che cosa vuol dire? Vuol dire che le nostre case coniugano scelte diverse, oggi più di eri. A iniziare da quelle estetiche: Minimal – massimaliste, design democratico, low cost e responsabile; oggetti artistici, artigianali e tecnologie ridotte a un chip. E’ questa la casa contemporanea. Fatta di una bellezza astratta che partecipa di scelte responsabili, etiche, necessità, tecnologie, funzionalità,design, memoria.

La casa ideale è fatta di memoria e contemporaneità, una casa che bilancia in positivo la negatività dell’esterno.
Non è solo l’idea di una casa rifugio che ci piace riportare sulle nostre pagine, ma di rifugio e coniugazione. In ogni casa si riesce a coniugare qualcosa. Il Kitsch al Freak, il Bello al Brutto e al Cheap, l’Arte al Design industriale, la Funzionalità, le Tecnologie, al Materico e all’Immateriale. Tutte le case, grandi o piccole che siano permettono di esprimere creatività.
Sappiamo che le nostre case sono spesso legate a criteri architettonici e scelte politico – sociali gravissime, ma restano ancora, non solo il rifugio dalle difficoltà del mondo, ma una grande risorsa di creatività.
Le case delle quali scriviamo, che concepiamo e riqualifichiamo sono organizzate e arredate in modo da concedere il massimo della creatività personale e il massino della tranquillità. Senza questi due intendimenti nessun arredo e nessuna casa funziona.
“Connessa, intelligente, smart: la casa del futuro unirà in sé le comodità degli automatismi alla riduzione dei consumi energetici. Grazie anche alle richieste crescenti, sono sempre di più le aziende che decidono di investire nella progettazione e produzione di articoli smart per la casa connessa. Come funziona la casa connessa del futuro? LA casa connessa o smart home sfrutta la potenza di internet per consentire a tutti gli accessori smart di comunicare fra loro e con l’ambiente circostante”
Approfondiamo questo aspetto nell’ articolo Casa intelligente, sostenibile e low cost
Tecnologiche dunque, e di vecchia memoria, le case che amiamo sono un Castello smart home: protettive e distaccate, partecipi e interpreti dei nostri umori, delle nostre emozioni, di tutte quelle esigenze a portata di touch.
Interessante è notare come per una nuova generazione di designer in questo castello smart home, convivano segni potenti di una nuova sensibilità, frutto di emozione, ricerca, memoria e innovazione.
“La sensibilità per un nuovo concetto di bellezza più etico. La genialità e l’energia dietro a ogni progetto di Slow design. L’oggetto quotidiano riletto con opera d’arte. L’oggetto sottratto al passato, svecchiato con un nuovo sguardo di design più consapevole sul mondo. Una nuova identificazione del mondo domestico e dei suoi oggetti che si riscopre piu ironico, chiassoso, ibridato, surmoderno”.
Riportiamo in questo articolo alcuni nomi, concept e progetti di giovani designer

Una nuova bellezza alchemica e intelligente.
Il mondo post eclettico della casa contemporanea non può che coniugare astrazione e intelligenza.
Che si parli di moda o design, i paradigmi estetici legati alla Bellezza mutano da sempre. Gli schemi sono cambiati, e ciò che definiamo bellezza oggi è soltanto quella sensazione che avvertiamo quando siamo incapaci di comprendere ogni regola fissa che la inquadri.
Ne scriviamo nell’articolo Il Brutto è bello. Agli occhi di chi?
Arredare non richiede un tempo definito.
Arredare una casa vuol dire non avere una dead line, una riserva di chiusura, uno stop sulla tabella di marcia. Quello vuol dire ammobiliare.
Arredare una casa vuol dire invece considerare un inizio e quasi mai una fine.

Arredare una casa vuol dire creare un sorta di macchina, un organismo al quale attivare nuove funzioni, apportando modifiche via via nel tempo, per adeguarla ai cambiamenti degli stili di vita e a nuove necessità. L’introduzione delle tecnologie negli ultimi anni ne è un esempio.
Le case di cui scriviamo, gli scenari che illustriamo, compongono e configurano una nuova geografia domestica dell’abitare, sensibile, moderna, sentimentale, svuotandola dall’idea fissa dell’Immutabile, come scriviamo nell’Arte sovvertitrice della casa, sradicandola dal dover essere così nel tempo, perché così è stato e deve essere. Dall’idea dell’ Insostituibile, per renderla più rassicurante e vicino a noi stessi.
