La casa è un castello (Smart home)

Come sta cambiando la casa?

Fuori c’è una realtà complessa, rischiosa, brutale. Dentro casa la protezione di sempre che oggi si traduce in distacco. Distacco dal mondo esterno. Questo il primo grande cambiamento. Tecnologiche e di vecchia memoria, protettive e distaccate le case continuano a proteggerci diventando sempre più  interpreti dei nostri umori, delle nostre emozioni, di tutte quelle esigenze quotidiane a portata  di touch.

Distaccate fuori ma dentro partecipi

Artefici del quotidiano e delle nostre scelte, aspirazioni, ricordi: dialogano con oggetti, partecipano dei miti e delle nostre manie, di un vissuto che tendiamo a esprimere e testimoniare al massimo, disseminandolo ovunque.

Le case grazie alle tecnologie diventano sempre più  luoghi sicuri, serrate come un castello – deposito smart home, facili da controllare, possedere, allo stesso tempo aperte a un mondo virtuale che conosciamo poco.

Viverci vuol dire entrare in contatto non solo con i nostri ricordi, ma essere contemporaneamente al lavoro, a scuola, a fare shopping, chattare con gli amici.

Sono le stanze camaleontiche che viaggiano nel nuovo mondo dell’etere portandosi dietro vecchie passioni e nuovi servizi. Siamo diventati scenografi, registi, spettatori e attori di un quotidiano domestico complesso sempre pronti a disporre l’ artiglieria pesante di oggetti stabili, affettivi e rassicuranti per difenderci e difenderlo, forse perché come sempre  in un mondo di rapporti così aleatorio ci rassicurano soltanto quelle case con i loro oggetti stabili, le nostre passioni.