Casa intelligente: ecosostenibile e low cost

Abitare una casa moderna e tecnologicamente all’avanguardia che, in più, permetta di risparmiare e di rispettare l’ambiente? Non è fantascienza, ma realtà, e prende il nome di Casa Intelligente.

La casa intelligente è ecosostenibile e low cost

Attraverso l’Internet of Things, è oggi possibile gestire elettrodomestici, luci, antifurto, tapparelle, riscaldamento e altro ancora direttamente da smartphone, anche quando ci si trova lontano da casa.

In più, gli apparecchi smart aiutano nella gestione e nel controllo dei consumi, adottando comportamenti intelligenti grazie ai sensori di rilevamento. Questi ultimi permettono agli oggetti di rilevare informazioni dall’ambiente e rielaborarle, modificando le proprie funzioni in base ai dati ottenuti.

La casa intelligente è il sogno di tutti: chi non vorrebbe tornare dal lavoro in inverno, trovando la giusta temperatura, ma senza vedersi addebitare uno sproposito sulla bolletta? Oppure poter controllare da app, in qualsiasi momento, che tutti i dispositivi connessi siano spenti, verificandone anche i consumi in tempo reale?

In questo articolo indagheremo le caratteristiche del fenomeno e cercheremo di scoprire se la casa intelligente è davvero una scelta low cost ed ecosostenibile.

Cosa si intende con casa intelligente

Quando si parla di casa intelligente, detta anche smart home, si fa riferimento a un’abitazione dotata di elementi connessi, controllabili da remoto e in grado di modificare le proprie funzionalità in base ai dati ricavati dall’ambiente.

Dagli elettrodomestici all’illuminazione, tutto nella casa intelligente può essere gestito semplicemente utilizzando lo smartphone o un device vocale.

Per agire a distanza sulle componenti della casa, è sufficiente avere:

  • una connessione wi-fi;
  • un dispositivo mobile su cui installare specifiche app per il controllo degli apparecchi;
  • oggetti “smart”, ossia connessi e integrati.

L’internet delle cose

Gli oggetti progettati in ottica smart sfruttano il sistema dell’Internet of Things, abbreviato con IoT, permettendo di collegare la realtà fisica a quella virtuale.

L’internet delle cose nasce nel 1999 da un’idea di Kevin Ashton, ingegnere presso il Massachusetts Institute of Technology.

In un’intervista rilasciata per lo Smithsonian Magazine sostiene che nel corso del XX secolo i computer, dotati di una “mente”, ma privi dei sensi in grado di farli interagire con il mondo circostante, si limitavano a fare ciò che veniva loro ordinato. Al contrario, “nel XXI secolo, grazie all’IoT, i computer possono essere più indipendenti, perché li abbiamo programmati per pensare e trovare soluzioni autonomamente a seguito di particolari impulsi”.

Non solo le nostre case, ma anche le automobili, i macchinari industriali e persino i luoghi possono essere progettati in ottica smart. Si parla infatti, oltre che di Smart Home, anche di Smart City, Smart Building, Smart Manufacturing e persino di Smart Agriculture.

Insomma, l’IoT sta invadendo, con le sue tecnologie all’avanguardia, ogni ambito dell’esistenza, apportando notevoli cambiamenti al nostro stile di vita.

Quali saranno le sue ripercussioni in termini ambientali ed economici?

Casa intelligente e ecosostenibilità

Scegliere di trasformare la propria abitazione in una casa intelligente può essere considerata una scelta ecologica? Qual è il reale impatto ambientale dell’Iot?

L’internet delle cose, grazie alla capacità degli oggetti di ricavare dati dall’ambiente circostante, fornisce un grande aiuto nella gestione dei consumi, riducendo gli spechi e garantendo, in particolare, un elevato risparmio energetico.

Perché è così importante ridurre i consumi di energia elettrica? Principalmente per due motivi:

  • permetterci di risparmiare, tagliando i costi della bolletta e inquadrando tale soluzione come low cost;
  • ridurre le emissioni di CO2, aspetto fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente.

Installando sistemi smart nelle proprie abitazioni, in particolare quelli connessi alla termoregolazione, è possibile abbattere i consumi fino al 40%.

In che modo gli oggetti connessi aiutano a ridurre i consumi di energia elettrica?

Grazie ai sensori che permettono agli oggetti di rilevare caratteristiche ambientali pertinenti al loro funzionamento e di adattarvisi.

Ad esempio, luci smart dotate di sensori in grado di rilevare la quantità di luce naturale presente nell’ambiente, possono ridurre o aumentare l’intensità del fascio luminoso così da adattarlo alle circostanze.

O ancora, un sistema di riscaldamento connesso a smartphone, potrebbe accendersi quando il dispositivo mobile si avvicina alla casa, oppure, se dotato di sensori di movimento, si potrebbe disattivare quando non c’è nessuno.

Casa intelligente: un fenomeno in evoluzione

Il fenomeno delle case intelligenti e, più in generale, dell’Internet of Things è in continua crescita.

Secondo i dati dell’Osservatorio Internet of Things, nonostante la pandemia abbia rallentano la crescita che, nel 2019, aveva visto un aumento del 24% sul mercato italiano, la richiesta è in ascesa. Nel nostro Paese, risultano attive oltre 93 milioni di connessioni all’Internet of Things.

Per quanto riguarda il settore Smart Home, il 2020 ha visto un calo del 5%, mantenendo comunque il mercato a livelli interessanti, con un valore di 505 milioni di euro.

Questi dati dimostrano l’importanza che il fenomeno sta assumendo in Italia, anche grazie a nuovi sistemi di gestione, gli assistenti vocali, i quali nel 2019 avevano fatto registrare un’impennata delle vendite.

Ad oggi, circa il 69% della popolazione sa cos’è la casa intelligente per averne sentito parlare almeno una volta, mentre ben il 43% possiede almeno un oggetto smart.

Giulio Salvatori, direttore dell’Osservatorio IoT, ha affermato che, nonostante la crisi del 2020 abbia frenato lievemente la crescita degli ultimi anni, il mercato “ha saputo reggere l’urto del Covid”. Secondo lui si tratta di “un ottimo risultato considerando il contesto in cui le aziende hanno dovuto operare e il crollo delle vendite registrato nella prima parte dell’anno. Dall’altro lato, la pandemia ha contribuito a rinnovare l’interesse degli italiani per la casa e a far crescere la cultura digitale dell’utenza: due elementi che traineranno il mercato nel 2021”.

Tra le soluzioni per la casa intelligente, le più acquistate sono quelle legate alla sicurezza, seguite a ruota dagli assistenti vocali e dagli elettrodomestici. Fanalino di coda, le lampadine smart, con una quota di mercato del 8%.

Conclusioni

Scegliere di abitare una casa intelligente, adottando soluzioni smart, offre molti vantaggi:

  • semplifica la vita
  • aumenta le comodità
  • fa risparmiare sui consumi
  • salvaguarda l’ambiente.

Per far fronte all’emergenza ambientale, la scelta di soluzioni ecosostenibili dovrebbe porsi oggi al primo posto in ogni ambito. Un incentivo in più viene dato dallo Stato tramite l’ecobonus per il risparmio energetico: scegliendo soluzioni smart e domotiche per la termoregolazione, si potrà ottenere un rimborso fino al 65% delle spese sostenute.

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Riguardo Eva

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